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Metodo educativo dei profeti (Abramo - 6)

La "Tawba" come metodo educativo

23:57 - June 25, 2023
Notizie ID: 3489192
Tehran-Iqna- Ogni persona può commettere errori o peccati. Dio, attraverso le religioni, ha invitato gli esseri umani a pentirsi ed a cercare il perdono per riparare le proprie colpe

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Ogni persona può commettere errori o peccati. Dio, attraverso le religioni, ha invitato gli esseri umani a pentirsi ed a cercare il perdono per riparare le proprie colpe.

La Tawbah (pentimento) è uno dei punti importanti nell'opera educativa dell'Islam.

In molti casi sapere che attraverso il pentimento si può fare ammenda per un peccato commesso, renderà più facile rinunciare a ripetere il peccato in questione. Il pentimento apre di fatti al soggetto la via per un ritorno sui propri passi.

Molte volte le persone persistono ad agire in maniera errata in quanto non vedono davanti a sè nessun'altra scelta, credendo di aver distrutto tutti i ponti dietro di sè. In una situazione di questo tipo, il soggetto non trova altra via che quella della continuazione dello status quo, vedendosi costretto ad andare avanti sulla via negativa intrapresa.

Con il pentimento si apre invece una via di ritorno, dando speranza alla persona, aiutandolo ad abbandonare lo stato di errore e peccato in cui si è venuto a trovare.

Un punto sulla Tawbah è che un educatore non dovrebbe allontanarsi dal suo studente quando questi commette un errore. La prima cosa che un maestro dovrebbe fare è cercare di far comprendere al discepolo di aver commesso un errore e, se quest'ultimo mostra di pentirsi, accettare le sue scuse. Senza la capacità di perdonare, l'opera educativa non avrà successo né effetto.

L'Imam Sadiq (Che la pace sia su di lui) ha affermato che l'istiqfar (chiedere perdono a Dio) è la migliore delle preghiere, tanto che gli stessi Imam infallibili e i Profeti di Dio erano soliti chiedere perdono a Dio, nonostante non si fossero macchiati di peccato. Ciò denota umiltà d'animo e una volontà di sottomissione assoluta a Dio 

 Difatti Abramo pregò Dio per se stesso e per suo figlio Ismail :

"Oh Signore nostro! Fai di noi dei musulmani (in senso lato; persone completamente fedeli e sottomesse alla volontà di Dio) e fa che la nostra discendenza possa costituire una Ummah musulmana. Insegnaci i riti (della religione) e accetta il nostro pentimento; Tu sei Colui che perdona e Misericordioso". (versetto 128 della Surah Al-Baqara)

Secondo l'Allameh Tabatabaei, nella sua esegesi coranica Al-Mizan, Abramo e Ismail volevano avvicinarsi a Dio attraverso la Tawba (pentimento). La parola Tawbah in questo verso significa ritorno.

Dio nel versetto 4 della Surah Al-Mumtahanah afferma: "Avete avuto un ottimo esempio in Abramo e in coloro che erano con lui, quando dissero alla loro gente: 'Noi ci dissociamo da voi e da quel che adorate all’infuori di Allah; vi rinneghiamo. Tra noi e voi è emerso un muro di astio e lontananza, finché non inizierete ad adorare Allah, l’Unico', eccezion fatta per quanto Abramo disse a suo padre: 'Implorerò perdono per te, anche se è certo che non ho alcun potere in tuo favore presso Allah!' Signore a Te ci affidiamo, a Te ci rivolgiamo pentiti; verso di Te conducono tutte le vie".

 

 

 

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