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Il Papa visita una moschea di Bangui, nella Repubblica Centrafricana

8:49 - December 01, 2015
Notizie ID: 3458812
Bangui – Iqna - Il Pontefice ha visitato la moschea di Bangui,capitale marcata da scontri violenti nel corso degli ultimi anni. E da quel luogo simbolico ha lanciato un nuovo, appello: siamo fratelli, stop alle violenze.


"Nessuna violenza in nome di Dio". Sono parole di pace quelle di Papa Francesco all'inizio della visita nella moschea principale di Bangui, nel quartiere musulmano di  Koundoukou nella Repubblica Centroafricana. "Tra cristiani e musulmani siamo fratelli ha detto il Papa - dobbiamo dunque considerarci come tali, comportarci come tali. Sappiamo bene che gli ultimi avvenimenti e le violenze che hanno scosso il vostro Paese non erano fondati su motivi propriamente religiosi. Chi dice di credere in Dio dev'essere anche un uomo o una donna di pace".  "Cristiani, musulmani e membri delle religioni tradizionali - ha aggiunto - hanno vissuto pacificamente insieme per molti anni. Dobbiamo dunque rimanere uniti perché cessi ogni azione che, da una parte e dall'altra, sfigura il Volto di Dio e ha in fondo lo scopo di difendere con ogni mezzo interessi particolari, a scapito del bene comune"

Nell'ultimo giorno in Centrafrica il Papa ha ricordato gli ultimi fatti drammatici di cronaca. "Insieme diciamo 'No' all'odio, alla vendetta,alla violenza, in particolare a quella che è perpetrata in nome di una religione o di Dio", perché "Dio è pace, salam", ha spiegato Il pontefice . "In questi tempi drammatici, i responsabili religiosi cristiani e musulmani hanno voluto issarsi all'altezza delle sfide del momento. Essi hanno giocato un ruolo importante per ristabilire l'armonia e la fraternità tra tutti. Vorrei assicurare loro la mia gratitudine e la mia stima - ha detto il Papa - . E possiamo anche ricordare i tanti gesti di solidarietà che cristiani e musulmani hanno avuto nei riguardi di loro compatrioti di un'altra confessione religiosa, accogliendoli e difendendoli nel corso di questa ultima crisi, nel vostro Paese, ma anche in altre parti del mondo". Al suo arrivo  alla moschea di Koudoukou, il papa ha chiesto ai suoi ospiti di essere condotto davanti al mihrab, il punto di maggior devozione all'interno della moschea ed è rimasto in silenzio e grande raccoglimento per alcuni minuti.



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