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Profanazione del Corano in Europa: condanna da parte del mondo islamico

18:44 - April 02, 2023
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Tehran-Iqna- I recenti atti di profanazione del Corano in alcuni paesi europei stanno suscitando forti proteste nel mondo islamico

Profanazione del Corano in Europa: condanna da parte del mondo islamico

 

I recenti atti di profanazione del Corano in alcuni paesi europei stanno suscitando forti proteste nel mondo islamico.

L'ultimo atto di profanazione del Libro Sacro è avvenuto venerdì scorso in Danimarca, quando un gruppo xenofobo ha bruciato una copia del Sacro Corano davanti all'ambasciata turca.

In seguito al fatto, la Turchia ha convocato l'ambasciatore danese, esprimendo forte protesta contro le azioni anti-islamiche nel paese europeo.

Intanto anche l'OIC (Organizzazione della Cooperazione Islamica), il Qatar e la Malesia hanno condannato l'ultimo episodio di profanazione del Corano in Europa.

Parlando a nome dell'OIC al Consiglio per i diritti umani dell'ONU, l'ambasciatore del Pakistan presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra, Khalil Hashmi, ha definito i recenti atti di profanazione del Sacro Corano non solo una provocazione contro il credo ed i sentimenti di oltre due miliardi di musulmani nel mondo, ma anche un passo verso il sabotaggio dell'armonia e la pace interreligiosa.

"Quest'anno abbiamo assistito ad almeno cinque episodi di profanazione pubblica del Sacro Corano in Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, come ultima manifestazione di odio razziale", ha affermato l'ambasciatore, secondo quanto riportato da Express Tribune.

"Il Gruppo dell'OIC all'ONU fa eco all'indignazione di quasi due miliardi di esseri umani la cui fede è ancorata al messaggio del Corano", ha dichiarato l'ambasciatore, citando un passo del Libro Sacro che recita: "Non ci sia costrizione nella religione".

L'inviato pakistano ha affermato che una condanna inequivocabile di simili atti deve essere il punto di partenza della risposta della comunità internazionale a questi episodi.

"L'assenza di deterrenza legale, l'inazione e il rifiuto di condannare le profanazioni da parte dei leader europei, incoraggiano un ulteriore incitamento all'odio e alla violenza", ha detto Hashmi, osservando che data la situazione il susseguirsi di simili incidenti non sorprende affatto.

“Se i responsabili della prevenzione non fossero stati complici prima, lo sono adesso”, ha detto. "Violano i loro obblighi ai sensi delle leggi internazionali sui diritti umani".

L'ambasciatore pakistano si è detto sconvolto dall'apatia generale della macchina dei diritti umani nei confronti di questi incidenti.

“Notiamo con disappunto la scelta fatta dai relatori speciali sulla libertà di religione e di credo e sulla libertà di espressione di non denunciare questi deliberati atti di odio”, ha affermato.

Nelle ultime settimane molti paesi islamici hanno preso posizione contro i ripetuti gesti di profanazione del Sacro Corano in diversi paesi europei.

I governi di Iran, Qatar, Malesia, Giordania e Turchia hanno espresso forte condanna, convocando in alcuni casi gli ambasciatori di Svezia, Danimarca e Olanda, dove sono avvenuti gli atti di profanazione del Corano.

Inoltre le masse islamiche, colpite dagli atti di profanazione in Europa, hanno inscenato numerose manifestazioni di piazza ed iniziative di protesta contro l'attacco alle sacralità islamiche ed in difesa del Sacro Corano.

Manifestazioni di protesta si sono avute anche in diverse città europee, dove la comunità islamica è scesa in piazza per difendere i propri diritti religiosi.

 

 


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